Grazie all’ attrice Franca Nicoletta Villa, questa mattina siamo entrati nel meraviglioso mondo dei “silent book” che però tanto silenziosi non sono stati.
Ma cosa sono i silent book?
I silent book sono dei libri “muti” che in realtà di muto non hanno niente.
Sono libri definiti senza parole, ma ai quali in realtà la parola proprio non manca.
Le loro immagini hanno il potere di parlare e di evocare parole, storie, racconti e possono essere interpretati in mille e più modi. Questo dipende da chi li legge e li osserva attentamente, e in questo i bambini sono bravissimi!
Questi libri, di solito, vengono acquistati per i bambini, magari molto piccoli e che non sanno ancora leggere, in realtà sono libri adatti a tutti. Ogni lettore interpreterà le immagini a proprio modo e sceglierà la propria traiettoria narrativa, lasciandosi guidare dalle emozioni che le immagini suscitano loro.
Per questo possiamo considerare i silent book libri sicuramente inclusivi.
In classe, abbiamo lavorato su questo libro.

Abbiamo osservato attentamente le immagini e abbiamo notato che le coccinelle, apparentemente uguali, sono tutte diverse. Hanno dimensioni, colori e caratteristiche diverse…proprio come i bambini della classe.
Ognuno di loro, allora, ha realizzato la propria coccinella.
Non ho dato molte indicazioni, volevo lavorassero da soli, usando creatività, fantasia…personalità. Ho fornito loro solo il materiale di cui avevano bisogno.
Ne sono uscite coccinelle tanto diverse tra loro.
Abbiamo provato a pensare se anche noi, come le coccinelle del libro, fossimo partite, tutte insieme, dirette verso un…traguardo.
Non è stato difficile arrivare a dire che, a settembre, tutti noi siamo partiti per una nuova avventura: la classe prima di scuola primaria.
E così, abbiamo realizzato anche noi il nostro silent book.
I bambini hanno scelto il punto di partenza, l’ostacolo da superare e il traguardo.
Ne sono usciti due silent book veramente particolari.
Abbiamo poi dato voce al libro.
Li ho “guidati” nel raccontare ciò che era successo loro…dall’inizio alla fine del percorso.
Ho tenuto, come guida, queste idee…
