Il gioco

Il gioco è una delle attività più importanti per i bambini.

Attraverso il gioco i bimbi conoscono il mondo e crescono.

Il gioco per il bimbo è divertimento – esplorazione del mondo, avventura e scoperta di sé – esercizio delle proprie capacità individuali (fisiche e mentali) – occasione di apprendimento – attività liberatoria di tensioni nervose, scarica di emozioni forti come paura, rabbia, ansia, gioia etc. – abbandono momentaneo della realtà con le sue regole per entrare in un mondo di fantasia nel quale ogni desiderio si può realizzare.

Ma chi meglio di un bambino può spiegarci cos’è il gioco?

Il progetto di plesso di quest’anno ha infatti come tema il gioco.

Dopo aver trascorso il primo giorno di scuola GIOCANDO lascio liberi i bambini di associare alla parola GIOCO altre parole che vengono loro in mete.(brainstorming)

Prima “mossa” del lavoro: IDEE IN LIBERTA’

Dopo aver condiviso le risposte i bambini riflettono per scoprire gli aspetti del gioco che vogliono analizzare .

Secondo “mossa” del lavoro: SETACCIO

Vengono quindi eliminate le parole che hanno significato simile, quelle meno inerti al gioco, quelle troppo specifiche….

Sono i bambini stessi a scegliere cosa tenere e cosa eliminare.

Ora è arrivato il momento di dare una forma al loro lavoro.

Inseriamo all’interno della struttura “classica” di un testo ciò di cui loro vogliono parlare.

Tutti insieme abbiamo poi steso un testo ARGOMENTATIVO sul gioco cioè i bambini hanno esposto le loro idee sul gioco basandosi sulla loro esperienza di bambini che amano giocare.

La loro soddisfazione, mano a mano che il testo andava formandosi, era enorme. Si sono resi conto che ciò che stavano scrivendo non era un testo “normale” ma più impegnativo, ricco di idee e concetti. La stesura però era resa più facile dalle domande-guida che avevamo scritto all’interno della “struttura” (introduzione, svolgimento, conclusione)

Sono stati prodotti tre testi, uno per gruppo-classe, leggermente diversi. I bambini hanno potuto riflettere sui concetti affrontati dai compagni degli altri gruppi e hanno potuto ragionare sul contenuto.

Per affrontare questo argomento ho seguito le indicazioni del libro “Scrivere testi in 9 mosse“.

Lo scorso anno avevamo affrontato, in modo approfondito, l’analisi delle diverse parti di un testo (introduzione, sviluppo, conclusione). Cercavo idee nuove per aiutare i bambini a scrivere un testo senza la paura del “Non so cosa scrivere!”

Nel testo si precisa infatti che la gestione dei processi di scrittura richiedono un impegno cognitivo notevole e ciò rende lo scrivere faticoso e difficile.

E’ importante convincere gli alunni del fatto che la capacità di scrivere migliora imparando a governare i processi di scrittura mentre si sta scrivendo.

Occorre far ricorso a facilitatori procedurali.

Le facilitazioni procedurali consistono in aiuti e strategie forniti durante la composizione di un testo scritto, al fine di alleggerirne il carico richiesto.

Nel libro sono proposte delle indicazioni strategiche e facilitazioni utili per guidare il compito di scrittura e imparare a scrivere bene.

Mossa 1: idee in libertà; corrisponde alla generazione libera di idee e alla ricerca di idee nuove.

Cosa conosco di questo argomento?

Mossa 2: idee al setaccio; Riguarda la scelta delle idee da mantenere per lo sviluppo del testo

Scelgo ciò che voglio esporre sull’argomento.

Mossa 3: idee in forma; corrisponde all’organizzazione delle idee.

Imposto la struttura del testo tramite uno schema.

Adesso toccava a loro, in autonomia, scrivere un testo personale sul gioco.

Tutti hanno rispettato le “fasi di lavoro” precedentemente utilizzate e le strategie proposte.

Hanno quindi cercato idee, le hanno “setacciate” e poi organizzate in una struttura.

Poi hanno iniziato a scrivere!

Per approfondire l’argomento abbiamo parlato del DIRITTO AL GIOCO.